
E’ affascinante nella sua semplicità la sala ristorante dove il tocco d’arredo caratterizza un ampio spazio dedicato alla conviviale degustazione. E qui, in un contesto di pietra locale a vista, che si può apprezzare la vera cucina pugliese. Quella detta povera, cosi ribattezzata in quanto un tempo era una necessità più per ristrettezze economiche. Oggi è un patrimonio culturale che l’agriturismo Catucci ripresenta tra le variegate proposte culinarie che si fondano proprio sulla memoria gastronomica della cultura contadina. In questo angolo di Puglia si ama creare i piatti di una volta, “rubati” ad una terra che racchiude in sé una larga gamma di materie prime regalate da una straordinaria valle, quella d’Itria, terra oggi riscoperta. Prodotti di orti famigliari e curati con amore anche dallo stesso chef Antonio che in gastronomia utilizza con grande padronanza e semplicità. Quella dei Catucci è una cucina stagionale che si distingue innanzitutto per la qualità degli prodotti scelti, i quali servono proprio ad esaltare e non alterare i sapori della tradizione. E dal forno a legna anche pizze variegate, sfiziose e ricercate.
Un menù dalla tradizione
Tante e varie sono le ricette che porta in tavola l’esperienza di Antonio Catucci, che ha riconosciute specificità che lo distinguono da altri colleghi. Sempre rinnovata e felice risulta la scelta di offrire pietanze genuine, diverse in relazione alle stagioni. Ed è cosi che durante i periodi più miti, cioè in primavera e in estate, viene data preferenza alle verdure, mentre negli altri predominano i legumi, la pasta fatta in casa condita con vari sughi tipici e gustosi. A dare manforte ad Antonio sua madre “zella” e la signora Anna. Da queste sapienti nascono paste fresche come orecchiette, cavatelli, fricelli. Alla base dell’impasto semole pregiato ottenute da frumento duro “Senatore Cappelli “, antenato del grano duro moderno, miscelate con grano tenero, varietà “Maiorca”. Quest’ultima utilizzata anche per fare ottimi dolci. Tra le altre farine impiegate anche quelle integrali considerate ormai particolarmente salutari, insieme a quelle di orzo. Sono sempre le anziane donne a sostenere lo chef nella preparazione di formaggi, conserve o le tante apprezzate passate di pomodoro fatte come tradizione comanda.